E-commerce? Ultime dall’Antitrust
Ancora oggi, nonostante il proliferare di una quantità “enorme” di siti E-commerce, chi acquista online deve prestare massima attenzione in più rispetto ai negozi fisici e tale assunto risulta palesato, ormai, anche dalla Commissione Europea che rappresenta tale realtà come profondamente Amara.
Ed infatti la medesima Commissione, dopo attenta analisi di più di 500 siti web, riscontrava, in quasi il 60% , diverse irregolarità, omissioni od errate comunicazioni di natura Legale.
Ciò che è opportuno precisare è come ormai sia da ritenersi ben chiara e trasparente la normativa Europea in materia di “Acquisto a Distanza” così come “chiara e Trasparente” dovrà intendersi la normativa in favore del Consumatore.
Tali fattispecie DEVONO essere identificate in maniera indiscutibile all’interno del sito web e (soprattutto) non devono lasciare spazio all’interpretazione poiché – soprattutto – tali presupposti normativi non DEVONO essere interpretati ma semplicemente Applicati.
Al Consumatore deve essere indicato con Certezza il prezzo di acquisto, il servizio erogato, l’eventuale costo extra da sostenere per la spedizione, l’azienda con cui si contrae, i riferimenti della stessa, i dettami previsti per il Recesso, il Titolare del Trattamento ed anche l’ ODR.
Questi sono solo alcuni degli esempi afferenti agli obblighi prescritti dalle norme di riferimento e certo è che tali disposizioni ed obblighi di Trasparenza dovranno essere presenti in modo chiaro ed inequivocabile all’interno del sito e-commerce e che debbano essere redatti da un Legal, da uno Studio o da un professionista del settore che possa, dopo attenta analisi dell’azienda e dei flussi ad essa collegati, predisporli al meglio ed in linea con le disposizioni vigenti in materia ( Privacy, Civil Law, AntiTrust, Codice del Consumo, Copyright etc… ).
Molto spesso, infatti, Siti web che vendono Beni o Servizi, ancora utilizzano il vecchissimo sistema del “FAI DA TE”, mediante il quale Omettono, travisano o riportano “false” o “imprecise” nozioni di natura Giuridica all’interno dei propri Terms & Conditions, Disclaimer, Regolamenti o Privacy Policy.
Fattispecie “assurda” ed ancora purtroppo molto frequente è infatti proprio quella di ipotizzare che il “FAI DA TE” risulti essere la migliore delle soluzioni – in termini di risparmio immediato.
In Realtà non sono si rivela solo come l’errore dei più sconcertanti per l’azienda titolare del sito web, ma anche il peggiore dei mali per il consumatore che, molto spesso, ignaro dei propri diritti, incappa in situazioni ( grafiche accattivanti, messaggi pubblicitari o “promesse impossibili da mantenere” ), che lo convincono ad affidarsi a “professionisti” di settore per “comprare beni o servizi”.
E’ quest’ultima fattispecie, infatti, quella rappresentata in data 30 Aprile u.s., dall’ AntiTrust mediante il Comunicato Stampa ( online ) con cui concludeva l’Istruttoria nei Confronti dei noti siti Web Girada.com, Zuami.it, bazaza.it, listapro.it, shopbuy.it, ibalo.it, 66×100.com in quanto tali siti Web:
“ gli operatori, seppure con modalità differenziate, hanno promosso una particolare offerta commerciale nella quale i consumatori sono stati invitati ad “acquistare” prodotti ad un prezzo particolarmente scontato, versando immediatamente il prezzo scontato richiesto, salvo poi dover attendere, per poter conseguire il prodotto, che altri consumatori effettuassero un analogo acquisto. Al fine di ottenere il bene al prezzo scontato, il consumatore doveva inoltre attivarsi per individuare direttamente i nuovi acquirenti, generalmente 2 o 3, ovvero attendere in una specifica lista gestita dal venditore che altri consumatori “acquistassero” il medesimo prodotto“.
Gli accertamenti istruttori hanno altresì evidenziato che ai consumatori viene impedito l’esercizio di diritti contrattuali, ovvero di essere rimborsati di quanto originariamente versato, di acquisire il prodotto ad un prezzo di mercato e di esercitare il diritto di recesso.
Le violazioni del Codice del Consumo rilevate sono state ritenute gravi in considerazione delle condizioni particolari e aleatorie dell’offerta, in grado di attrarre un numero sempre crescente di prenotazioni e di ingannare un numero crescente di consumatori, nonché condizionare indebitamente coloro che vi hanno aderito.
La pratica “ingannevole” – poi riportata nei provvedimenti – quindi non può che determinare il “Trend” a cui sono portati ad operare – ancora oggi – una moltitudine di Siti Web che, con Offerte commerciali (poco chiare, non trasparenti o semplicemente accattivanti), producono gli effetti indesiderati a cui invece il Consumatore dovrebbe fare attenzione.
Professionalità, Trasparenza e Legalità… sono elementi imprescindibili ai quali il nostro Studio pretende si attengano i propri clienti, laddove Titolari di Siti web.
Fabio Maggesi
- Posted by Fabio Maggesi
- On 10 Maggio 2019