Riforme di diritto societario negli Emirati Arabi Uniti
Negli ultimi tre anni gli Emirati Arabi Uniti hanno avviato un complesso processo di riforme del diritto societario che li ha condotti fuori dalla black list contenente tutte le giurisdizioni meno cooperative a livello internazionale in materia fiscale.
La recente normativa introdotta dalle autorità emiratine ha il duplice obiettivo, da un lato, di garantire la trasparenza fiscale e la leale concorrenza tra imprese, dall’altro, di incentivare gli investimenti stranieri sul territorio.
Economic Substance Regulations (ESR)
Nel 2020 sono stati adottati la UAE Cabinet of Ministers Resolution n. 57 e la Ministerial Decision n. 100 in sostituzione delle precedenti UAE Cabinet of Ministers Resolution n. 31 e Ministerial Decision n. 215 del 2019.
Tali atti formano il pacchetto normativo soprannominato “Economic Substance Regulations” (ESR), in quanto sono tutti destinati a fissare dei criteri attraverso i quali stabilire se determinate attività abbiano una concreta presenza economica negli Emirati Arabi Uniti e, dunque, siano tenute ad adempiere alcuni specifici obblighi.
L’ambito d’applicazione delle ESR è limitato a quelle entità – identificate dal legislatore emiratino con il termine “Licensee” – che abbiano due specifici requisiti:
(i) essere persone giuridiche o partnership costituite nel mainland e nelle free zones degli Emirati Arabi Uniti (incluse Abu Dhabi Global Market e Dubai International Financial Centre), così da escludersi imprese individuali, trust e fondazioni;
(ii) esercitare una o più “Relevant Activities” (tra le quali vi rientrano, a titolo esemplificativo, l’attività svolta da banche, assicurazioni o imprese di spedizione).
La Decision n. 100 specifica che, nel valutare questi requisiti, le imprese degli Emirati Arabi Uniti debbano adottare un approccio di c.d. “Substance over form” per determinare se rientrino o meno nelle “Relevant Activities” e, di conseguenza, nel campo di applicazione dei regolamenti, non limitandosi soltanto a prender atto del tipo di licenza rilasciata dall’autorità locale.
Ai fini della compliance, tutti i “Licensees” sono tenuti a presentare una “Economic Substance Notifcation” alla rispettiva autorità competente che contenga per ogni anno finanziario di riferimento le seguenti specificazioni:
– la natura della “Relevant Activity” svolta;
– l’indicazione dell’avvenuta realizzazione o meno di un “Relevant Income”;
– la data di inizio e fine dell’anno finanziario; e
– qualsiasi altra informazione richiesta.
UAE Cabinet of Ministers Decision n. 58 del 2020: registro dei soci, dei nominee directors e degli UBOs
La UAE Cabinet of Ministers Decision n. 58 del 2020, adottata in sostituzione della UAE Cabinet of Ministers Resolution n. 34 dello stesso anno, contiene la disciplina relativa all’obbligo di trasparenza sulla titolarità effettiva delle società emiratine costituite in mainland o in una delle free zones (ad eccezione di Abu Dhabi Global Market e Dubai International Financial Centre).
Dal punto di vista della compliance, tali società hanno l’obbligo di conservare un registro dei soci, un registro dei nominee directors (laddove previsti) ed un registro degli UBOs.
Per UBO (Ultimate Beneficial Owner) si intende chiunque possieda o controlli, attraverso la proprietà diretta o indiretta, almeno il 25% del capitale sociale o chiunque abbia un diritto di voto corrispondente almeno al 25% del capitale sociale. Pertanto, con tale sigla ci si riferisce ad un soggetto che abbia un’influenza determinante all’interno della compagine sociale.
Se nessuna persona fisica soddisfa la condizione di cui sopra, allora si considera UBO qualsiasi persona fisica che eserciti il controllo sulla società attraverso altri mezzi oppure chiunque sia responsabile dell’alta direzione della società.
Le società sono tenute a custodire i dati relativi agli UBOs in un apposito registro e a darne comunicazione all’autorità competente la quale, al fine di garantire un adeguato livello di riservatezza, si impegnerà a non divulgarli senza il previo consenso scritto dello stesso UBO.
Tale regime di riservatezza può venir meno soltanto in circostanze particolari, tra le quali vi rientrano accertamenti da parte delle forze dell’ordine diretti a prevenire il riciclaggio di denaro o il finanziamento di organizzazioni illegali.
Federal Decree Law n. 26 del 2020: riforma della Commercial Companies Law
Al fine di stimolare ulteriormente l’afflusso di capitali dall’estero, è stata adottata la Federal Decree Law n. 26 del 2020 che ha abrogato la Foreign Direct Investment Law ed alcune disposizioni della CCL (Commercial Companies Law) tra cui:
– l’art. 10, che prevedeva che almeno il 51% delle partecipazioni di una società costituita in mainland dovesse esser detenuta da un socio od agente di nazionalità emiratina;
– l’art. 151, che stabiliva l’obbligo che vi fossero dei cittadini emiratini nei consigli di amministrazione delle JSC (Joint Stock Companies);
– l’art. 329, che prevedeva l’obbligo per le filiali di società straniere di avere un agente emiratino locale.
Il Ministro dell’economia degli Emirati Arabi Uniti, in data 19 maggio 2021, ha dichiarato che la riforma riguardante l’art. 10 del CCL entrerà in vigore a partire dal 1° giugno 2021, consentendo, dunque, alle società emiratine di essere partecipate al 100% da soci stranieri.
Resteranno escluse dal campo d’applicazione di tale disciplina quelle società che hanno un “impatto strategico” sull’economia del Paese secondo determinati criteri che devono essere, però, ancora stabiliti dal Governo emiratino.
- Posted by MepLaw
- On 14 Luglio 2021