Operatori del gioco pubblico verso un Registro Unico
Intervento dell’ Avv. Prof. Fabio Maggesi su Diritto 24 in merito al tema: “Registro unico per gli operatori del gioco pubblico: verso la mappatura nazionale?”
Il d.l. n. 124 /2019 convertito con modificazioni nella legge 19 dicembre 2019 n.157 ha previsto ulteriori restrizioni ed incombenze al settore del gioco e delle scommesse, per combattere l’evasione e le infiltrazioni della criminalità organizzata. Oltre all’aumento dei controlli il decreto prevede anche l’introduzione del “Registro Unico per gli Operatori del Gioco Pubblico”. L’articolo 27 di tale decreto specifica che tale registro sostituisce il precedente “Ries”. L’obbligo di iscrizione a questo registro è esteso a tutti gli operatori del gioco pubblico e non sarà più limitato a chi opera nelle filiere delle AWP e delle VLT.
Per ottenere l’iscrizione all’elenco l’Agenzia dovrà verificare che il richiedente sia in possesso delle licenze di pubblica sicurezza, delle autorizzazioni e delle concessioni richieste dalle normative di settore, della certificazione antimafia e dell’avvenuto versamento della somma prevista per la propria categoria (compresa tra € 200,00 ed € 10.000,00). Così come avveniva per il Ries l’iscrizione al Registro deve essere rinnovata annualmente. La mancata iscrizione all’elenco è punita con una sanzione pecuniaria di € 10.000,00 e con l’impossibilità di poter nuovamente effettuare l’iscrizione per i 5 anni successivi; stessa sorte per il Concessionario che intrattiene rapporti con soggetti diversi da quelli iscritti nel registro.
La relazione tecnica del decreto legge prevede maggiori entrate quantificabili in 27,9 milioni di euro all’anno; la stima è prudenziale considerando che circa il 50% degli esercenti e circa il 30% delle altre categorie operano in più ambiti di gioco e quindi sono tenuti al pagamento di un’unica quota d’iscrizione.
- Posted by MepLaw
- On 21 Gennaio 2020