Le scommesse, tra legalità e illegalità
Le scommesse vanno a tutti gli effetti considerate dei giochi d’azzardo e, secondo l’art. 721 del codice penale italiano, il gioco d’azzardo è definito come quell’attività in cui ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita dipendono interamente o quasi interamente dal caso, mentre l’abilità del giocatore è meramente eventuale.
Le scommesse sportive
Anche le scommesse sportive devono essere parimenti considerate dei giochi d’azzardo, come ad esempio quelle relative al calcio, basket, ippica e altro, in cui un soggetto punta una determinata somma di denaro sul possibile risultato di una competizione. Tali attività ludiche rappresentano uno degli elementi principali che funge da motivazione per seguire oggigiorno molti eventi sportivi. Un settore che rappresenta un business redditizio per le società che le gestiscono ma anche per gli eventuali fortunati che, partecipando alle competizioni per passione o per mero interesse economico, riescono ad indovinare i risultati corretti.
Il gioco legale
In Italia, per gestire legalmente le scommesse, è necessario che l’operatore di gioco ottenga una licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), la quale opera sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Un’autorità regolatoria, di vigilanza e di controllo, che ha anche poteri sanzionatori e che opera in diversi settori, tra cui, ovviamente, quello afferente al gioco d’azzardo autorizzato. Oltre alla licenza, per l’impresa che offre un servizio di gioco è anche richiesta un’autorizzazione statale, il cui rilascio – dietro presentazione di apposita domanda per l’esercizio di raccolta delle scommesse e la sussistenza dei vari requisiti essenziali, – è di competenza del Questore.
Tuttavia, ottenere questi titoli abilitativi non è nè semplice, né economico, il che, pertanto, induce spesso alcuni soggetti ad aggirare tali incombenze e ad esercitare e proporre abusivamente le scommesse o altri giochi.
Le scommesse sono, dunque, lecite quando vengono offerte da operatori di gioco che hanno ottenuto la predetta licenza e autorizzazione mentre, al contrario, sono illecite quando esse vengono organizzate da un soggetto privo dei necessari titoli abilitativi e che, dunque, non si sia sottoposto al rispetto delle stringenti normative di settore e al controllo dello Stato, finalizzato a tutelare gli utenti nel modo più confacente possibile.
I reati e le sanzioni
La legge italiana prevede pene severe per chi organizza scommesse abusive senza licenza o autorizzazione statale e, a ben vedere, l’organizzazione e l’esercizio di giochi di abilità che prevedono una vincita di qualsiasi tipo e per la cui partecipazione sia richiesto un pagamento in denaro sono riservati allo Stato. Inoltre, secondo l’art. 4, comma 1, della Legge 13 dicembre 1989 n. 401: “Chiunque esercita abusivamente l’organizzazione del giuoco del lotto o di scommesse o di concorsi pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, è punito con la reclusione da tre a sei anni e con la multa da 20.000 a 50.000 euro”. Pertanto, l’operatore di gioco che agisce abusivamente commette un reato e possono essergli comminate le predette pene.
Ma il divieto e le sanzioni non valgono solo per coloro che organizzano siffatte attività ricreative illegali ma anche per chi vi partecipa, infatti, la medesima legge stabilisce che: “chiunque partecipa a concorsi, giochi, scommesse gestiti oppure organizzati che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 51 a 516 euro” (art. 4, comma 3, LEGGE 13 dicembre 1989, n. 401). Dunque, sono gli stessi utenti che, partecipando a giochi erogati da operatori non autorizzati, commettono un illecito e possono essere loro irrogate le menzionate sanzioni.
Suggerimenti
Alla luce di ciò, è necessario prestare particolare attenzione agli operatori di gioco che offrono i servizi. Nel gioco d’azzardo online, è opportuno verificare i siti internet di gaming a cui si accede e specialmente quelli esteri, i quali potrebbero essere privi di autorizzazioni per operare in Italia. Dunque, per giocare legalmente, è innanzitutto opportuno che l’utente accerti la presenza del logo di ADM sul sito internet di gioco e dopo, accedendo a quello dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, riscontri la presenza effettiva del nominativo di quell’impresa nell’elenco degli operatori autorizzati.
Considerazioni finali
In conclusione, sia i giocatori che le imprese che erogano servizi di gioco dovrebbero agire in modo accorto, potendo rivolgersi ad uno Studio Legale esperto in materia sia per ottenere essenziali chiarimenti e sia per valutare rischi e conformità alle normative nazionali e internazionali.
- Posted by Matteo Aniballi
- On 27 Settembre 2024