IL COVID SCOPPIA LE COPPIE
In Italia dopo il lockdown numeri da record per le separazioni
Cinquant’anni dopo l’introduzione in Italia della legge sul divorzio, un’indagine di Euromonitor International riporta che entro il 2030 le separazioni nel mondo aumenteranno del 78,5%. Inaspettatamente però la pandemia da Covid 19 ha già causato nell’anno appena conclusosi una netta impennata delle separazioni. È quanto risulta da un’analisi effettuata dall’Associazione Divorzisti Italiani secondo cui le richieste di separazione sono aumentate rispetto al 2019 del 60%.
Il lockdown ha generato gravi ripercussioni sull’assetto familiare, la convivenza forzata ha fatto emergere in maniera drastica le gravi problematiche che affliggono la famiglia moderna, purtroppo abituata a trascorrere poco tempo insieme tra le mura domestiche. La convivenza forzata ha acuito latenti problematiche nelle coppie in crisi ed ha generato nuovi disaccordi che potrebbero anche essere solo il frutto dello stress da pandemia.
L’esponenziale aumento delle richieste di separazione/divorzio è sicuramente favorito dalle semplici modalità di richiesta, esplicabili direttamente da programma telematico, che in passato non si sarebbero potute nemmeno lontanamente immaginare.
Lo stesso CNF ha previsto, ritenendo
“tutti i procedimenti in materia di famiglia sono intrinsecamente connotati da urgenza di provvedere o, quantomeno, di non doversi ulteriormente dilazionare nel tempo”,
essenziale predisporre per le separazione consensuali la trattazione scritta del procedimento anche tenendo conto delle pronunce della Suprema Corte (Cass. 7.01.2008, n. 34) che ha affermato la non indispensabilità del tentativo di conciliazione ogni volta che non se ne ravvisi la necessità, prevedendo, invece per i procedimenti giudiziali la trattazione da remoto.
Annalisa Crisci
- Posted by Annalisa Crisci
- On 15 Gennaio 2021