I Partnership Agreements per aprire il Business in Australia
L’Australia è una terra lontana, molto lontana.
Eppure, sempre più italiani decidono di stabilirsi in questo mondo ricco di opportunità.
In Australia esistono diverse forme giuridiche per aprire un business, alcune delle quali molto ‘leggere’, come ad esempio i Partnership Agreements.
In primo luogo, è poco oneroso creare una Partnership, che è un ‘accordo’ per realizzare un profitto congiunto.
Questo accordo può anche essere orale.
Più diffusamente, una Partnership viene costituita da due o più persone, le quali divengono comproprietarie di un’attività a scopo di lucro che svolgono esse stesse secondo le modalità che preferiscono.
Ogni partner, persona fisica o impresa, ha gli stessi diritti, responsabilità e poteri degli altri, a meno che non venga disposto diversamente nell’accordo di creazione del Partenariato.
Questa forma associativa ricorda molto le modalità di costituzione di un altro istituto giuridico vigente in Italia quale è la Rete di imprese.
La Rete di imprese è un accordo contrattualizzato in forma scritta, che consente alle imprese di mettere in comune delle attività e delle risorse, allo scopo di migliorare il funzionamento di quelle stesse attività; il tutto nell’ottica di rafforzare la competitività dell’attività imprenditoriale.
In Australia è frequente il caso in cui due o più imprese costituiscono una Associazione tramite un Partnership Agreement, spesso ai fini della realizzazione di uno specifico ‘progetto’ comune.
Similmente, in Italia, la normativa sulle Reti di Impresa dispone che con il contratto di rete, due o più imprese si obbligano, sulla base di un ‘programma’ comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati dalle stesse; infatti, ciò che distingue una Rete rispetto ad altre forme associative italiane, come i Consorzi ad esempio, è proprio la presenza di un ‘programma’ cristallizzato nel contratto costitutivo della Rete.
Con il Partnership Agreement, così come con il contratto di rete, non si crea un’entità legale dotata di personalità giuridica o di soggettività giuridica separata da quella degli associati (tranne nelle ipotesi in cui sussista la volontà espressa nel contratto di rete di conferire alla stessa soggettività giuridica).
In entrambe le fattispecie, inoltre, questi ‘contratti’ sono dotati di codice fiscale (facoltativo in Italia) ed in Australia anche di numero di attività australiana (ABN); tuttavia, esiste in entrambe una considerevole libertà nell’utilizzare la forma di organizzazione interna che più risponde agli interessi degli associati e in questo è fondamentale il contenuto del contratto.
La Rete può dotarsi di un Fondo patrimoniale, disciplinato dalle norme consortili, separato dai patrimoni delle associate e che risponde delle obbligazioni contratte nell’esercizio dell’attività di Rete; i Partnership Agreements, invece, non esimano gli associati da una responsabilità illimitata verso le obbligazioni contratte nell’esecuzione del contratto di Partenariato, ma gli associati, possono limitarla costituendo una Limited Partnership, che è simile alle società in accomandita semplice italiane; infatti, i soci che non prendono parte attiva nella gestione degli affari possono contrattualmente limitare la propria responsabilità.
Ogni partner, inoltre, paga esclusivamente l’imposta sulla quota di ‘reddito di unione’ che riceve in un esercizio finanziario.
I Partenariati sono i primi strumenti di trattazione degli affari in Australia ed aprono la strada alla partecipazione delle imprese alle Joint Venture, che sono anch’esse fondate su di un accordo commerciale tra due o più entità economicamente indipendenti e possono assumere una serie di forme legali allo scopo di eseguire una particolare attività commerciale.
In sostanza, l’Australia ha una legislazione piuttosto fertile per aprire un business attraverso forme di libera regolamentazione organizzativa, tenuto anche conto della minore tassazione sui redditi prodotti rispetto a quella italiana.
- Posted by Cristina Flati
- On 9 Marzo 2022