Google e Android – Le accuse dell’Antitrust EU
Nuovamente a determinazione dei precedenti Articoli aventi come “Core” le accuse mosse dall’ Antitrust in Russia ( per abuso posizione dominante) e dall’Antitrust in EU nei confronti Google Shopping ( per le medesime accuse ) rilevante è la seconda accusa mossa dalla Commissione Europea nei Confronti del colosso Californiano relativamente ad Android.
Secondo quanto riportato già da Bloomberg nel 2015, la FTC (Federal Trade Commission), autorità antitrust Usa, già apriva un’inchiesta su Android, il sistema operativo mobile di Google.
Motivo dell’indagine era che Google avrebbe ristretto l’uso delle applicazioni realizzate da altre aziende, quindi diretti competitors, per avvantaggiare le proprie.
Questa non era la prima volta che Google subiva un’indagine di questo tipo e l’UE, terminata l’indagine iniziata nell’ormai 2010 ad Aprile 2016 lancia finalmente i suoi capi d’accusa ( anche a seguito delle segnalazioni di diverse aziende, inclusa Microsoft ). Il famoso Robottino Verde, infatti, grazie alla distribuzione gratuita sotto forma di open-sorce, è entrato nel mercato ed ha saputo conquistare i produttori.
“L’indagine approfondita della Commissione esaminerà se Google abbia infatti violato le norme antitrust Europee impedendo lo sviluppo o la diffusione nel mercato di sistemi operativi od applicazioni da parte di concorrenti a danno dei consumatori e delle società di sviluppo”
In Questo caso, epicentro saranno le Clausole firmate con i produttori di device al momento dell’accettazione di Android all’interno dei propri prodotti.
Il Gigante G ha da sempre offerto Gratuitamente il sistema operativo ma, in cambio, chiederebbe che sul terminale siano anche istallati alcuni servizi ( in esclusiva ) del circuito Californiano, impendendo, quindi, ad aziende rivali, e meno “importanti” di poter trovare spazio laddove il sistema operativo garantisce l’incontro con grandi masse di consumatori.
La Gratuità di Android, dunque, sembrerebbe la LEVA CHE GOOGLE ha applicato negli anni per Acquisire il Monopolio del sistema informatico mobile globale.
Il Sistema infatti creerebbe la base e le applicazioni monetizzerebbero con il sistema reso gratuitamente.
La strategia sino ad ora si è rilevata efficacie ed Android è entrato pian piano nelle case di miliardi di consumatori, ma l’Antitrust EU ne mette ora in discussione gli assunti di base contestando, dunque, a Google, la pratica come ANTI-CONCORRENZIALE
In riferimento Google già presenta le prime risposte anticipando che:
“Difficile da credere, ma solo dieci anni fa gli smartphone erano quasi inesistenti. Le persone usavano telefoni con funzionalità basilari, che erano un vero incubo per gli sviluppatori. All’epoca l’unico modo per sviluppare applicazioni era farlo per ciascun dispositivo e ciascuna piattaforma; in Google avevamo un armadio con centinaia di telefoni che venivano testati uno a uno, ogni volta che volevamo lanciare un nuovo software. Android è nato da questa frustrazione. Realizzando un sistema operativo eccellente, gratuito e open source, speravamo di poter alimentare in modo decisivo l’innovazione in questo settore e lasciare ai produttori e agli sviluppatori la possibilità di concentrarsi su ciò che fanno meglio. Al tempo furono in molti a pensare che questo piano fosse una follia“.
E considerata l’accusa anche in relazione alle clausole firmate con i vari device appare importante la valutazione della risposta che Google già posta nei suoi blog nel merito.
“A differenza di Apple, la società di telefonia (mobile) che realizza i maggiori profitti al mondo, ci sono molte meno applicazioni Google preinstallate su telefoni Android di quante siano quelle Apple presenti sui dispositivi iOS”
Appare evidente, in realtà, ed a modesto avviso dello scrivente, ipotizzare di accusare il Gigante G di aver sfruttato la propria posizione dominante ( che indubbiamente esiste nel mercato globale) quando i mercati vicini ( vedesi iOS ) non vedono Google come una minaccia perché non ancora in grado di aggiudicarsi adeguate fette di mercato?
Nuovamente; Come accusarlo quando le azioni di Google ( Vedesi anche il caso di Google TRAVEL ) hanno diversificato offerta e possibilità di scelta?
L’idea di Google è quindi semplice e diretta e la difesa verterà espressamente a questo.
Ad ogni modo le accuse e le difese sono ancora in fase di stallo e dettagli più computi non potranno che giungere a determinazione esclusivamente a seguito dell’incontro diretto tra le parti chiamate in causa
Fabio Maggesi
- Posted by MepLaw
- On 17 Luglio 2016