BlockPills 3: la blockchain e le criptovalute
Ricapitolando
La cripto-economia viene descritta nel 2014 come come:
“sistema economico, che non è definito dalla posizione geografica, dalla struttura politica o dal sistema legale, ma che utilizza tecniche crittografiche per limitare comportamenti distorsivi al posto in sostituzione di terze parti attendibili“.
La tecnologia Blockchain risolve il problema della doppia spesa attraverso l’utilizzo della crittografia. Con l’aiuto di quest’ultima, a ciascun Membro della Blockchain vengono assegnate due chiavi, una chiave privata (mantenuta segreta come una password) e una chiave pubblica condivisa con tutti gli altri Membri.
Una transazione viene avviata quando il futuro proprietario della “Monete Digitale” o dei “Contenuti Digitali” (venditore) invia la sua chiave pubblica al proprietario originale (acquirente). Le “Monete Digitali” vengono trasferiti con la firma digitale di un algoritmo matematico legato ad una funzione crittografica, un codice o hash.
Le chiavi pubbliche sono indirizzi degli Utenti generati crittograficamente e memorizzati nella Blockchain. A tutte le “Monete Digitali” è associato un codice crittografico unico e, una transazione, nella cripto-economia, è semplicemente un commercio codici crittografici da un indirizzo all’altro.
La caratteristica sorprendente della Blockchain è che le chiavi pubbliche possono essere completamente slegate da un’identità fisica o giuridica, le transazioni, sebbene rintracciabili, sono abilitate senza rivelare la propria identità dal sistema crittografico stesso che le verifica nel momento stesso in cui accadono.
Le criptovalute
Affrontato l’aspetto tecnico della criptovaluta affrontiamo ora qualche considerazione in merito
Secondo uno studio edito da Barclays la moda delle criptovalute è al tramonto e ha già raggiunto il suo picco di possibile espansione. In tal senso depongono anche Bank of America Merrill Lynch, la quale, attraverso Michael Hartnett, capo strategist di Bank of America Merrill Lynch, sostiene che le criptovalute sono state la prima vittima di una Fed più restrittiva con gli investitori orientati verso la rotazione dei portafogli per prepararsi a un’era senza quantitive easing.
Certamente la seconda parte del 2018 ha rappresentato per il mondo delle criptovalute un momento di rallentamento, quotato come base per un assestamento dei tassi di cambio e di una diminuzione delle transazioni in moneta virtuale, questo il risultato dell’analisi di Kaspersky Lab. Secondo tale studio, nel corso del 2018, il mondo delle criptovalute ha interessato molte persone ma, nella seconda parte dell’anno, si è assistito ad un ridimensionamento dell’attività delle crypto-community e dei trader.
Cosa c’è da aspettarsi dal 2019?
Le previsioni dicono che il nuovo anno vedrà certamente il ridimensionamento delle aspettative sull’uso della blockchain, specialmente per il focus delle criptovalute che si pronostica subirà un declino dei pagamenti in moneta digitale e l’assestamento dei tassi di cambio.
In buona sostanza, come dopo ogni scoppio di una bolla, verrà lasciato spazio agli innovatori di raccogliere l’essenza dell’innovazione per tradurla in un nuovo ciclo tecnologico senza la frenesia spasmodica del mercato.
- Posted by MepLaw
- On 23 Luglio 2019