PUBBLICATO IL DECRETO LEGGE 25/2023: NOVITA PER FINTECH E DLT
Il Consiglio dei ministri ha recentemente varato il Decreto Legge n.25/2023, presentato dal Ministro dell’Economia Giorgetti, in merito alla finanza digitale ed alla blockchain per azioni e bond.
Il Decreto Legge in commento persegue un duplice scopo: da un lato, introdurre nel nostro ordinamento un quadro normativo per regolare l’emissione di azioni e obbligazioni “tokenizzate”, cioè inserite in un gettone virtuale (token) rappresentato in blockchain, nonché adeguare la legislazione italiana alle disposizioni del Regolamento Ue 2022/85 (cd. “DLT Pilot Regime”), onde evitare l’apertura di una procedura di infrazione a carico dell’Italia.
Il Decreto Legge 25/2023 dà piena attuazione nel nostro ordinamento al regime pilota (temporaneo ed ancora in fase sperimentale) per le infrastrutture di mercato basate sui Registri Distribuiti (Distributed Ledger o DLT), la tecnologia base su cui si fonda la blockchain.
L’obiettivo del nuovo quadro normativo è quello di razionalizzare e velocizzare l’emissione, la circolazione ed il trasferimento degli strumenti finanziari “nativi digitali”: non v’è dubbio, infatti, che il settore sia ancora pesantemente condizionato da metodologie e prassi di mercato antiquate, con particolare riferimento alle tempistiche ed alle modalità delle operazioni di negoziazione, ancora molto lunghe e macchinose.
Pertanto, un utilizzo efficiente delle nuove tecnologie anche in ambito finanziario può produrre notevoli vantaggi sia per le aziende che costruiranno queste nuove infrastrutture, in quanto potranno operare in un nuovo mercato, sia per le società che intendono raccogliere capitali, che vedranno semplificati i procedimenti, sia, in ultima analisi, per i consumatori, che si avvantaggeranno di un maggiore grado di trasparenza ed efficienza.
Inoltre, il Decreto Legge contiene misure volte a semplificare l’operatività della “Regulatory Sandbox” lanciata da Consob, IVASS e Banca d’Italia nel 2021: si tratta di un’iniziativa che permette alle aziende innovative nel settore fintech di sperimentare nuovi prodotti e servizi senza sottostare integralmente al pesante quadro regolatorio standard del settore finanziario, previa l’ammissione alla Sandbox deliberata dalla competente autorità di vigilanza.
Purtroppo, finora, la “Regulatory Sandbox” non ha riscontrato un particolare successo: difatti, nella prassi, pur essendo i requisiti di ammissione ben più snelli rispetto alle autorizzazioni standard del settore, essi sono comunque molto onerosi per le startup giovani, che, magari, non hanno ancora i mezzi per affrontare un processo che in ogni caso si presenta lungo e costoso. La speranza del legislatore, dunque, è di incentivare l’utilizzo di questo regime semplificandone alcuni aspetti chiave.
I professionisti dello Studio Legale MEPLaw si occupano da anni di diritto finanziario e delle nuove tecnologie e sapranno assistervi in ogni vostra iniziativa imprenditoriale, per cogliere al volo le opportunità della transizione verso un’economia pienamente digitalizzata.
Avv. Paolo Pugliese
- Posted by Paolo Pugliese
- On 17 Aprile 2023