Moda e registrazione marchi
Nel settore della moda operano e si muovono una molteplicità di soggetti con diversi obiettivi. Dagli anni 80 in poi si è sempre più affermato il concetto di Made in Italy come sinonimo di qualità nella realizzazione del prodotto , cura dei dettagli, fantasia del disegno e delle forme, durevolezza. Divenuto prodotto da tutelare , riferito in questo caso alla moda, ha assunto sempre di più una concentrazione economica sia in Italia che nel mondo.
La moda mira a creare un identità, ogni marca è un idea, una realtà eterogenea nella quale convergono molteplici fattori che hanno attirato l’attenzione non solo degli operatori della moda ma anche dei giuristi e degli accademici, generando diverse problematiche legate al Fashion Industry .
Tra le varie problematiche appare peculiare la tutela delle forme delle creazioni di moda e il ruolo dei marchi nel settore fashion.
Il diritto di marchio può essere utilizzato per difendere forme e non solo che identificano un’ univoca origine imprenditoriale. Il Regolamento UE 2424/15 e la Nuova direttiva 2015/2436 UE hanno ampliato il novero delle fattispecie del settore moda che possono costituire oggetto di registrazione di un marchio.
Registrazione e tutela del colore e delle lettere dell’alfabeto
La prima importante apertura ha riguardato la registrazione e la tutela di segni distintivi come i colori, tra i più noti, il “blu nontiscordardime” di Tiffany o la “suola di colore rosso” di Loubotin. Quel che conta è che il segno possa essere distintivo e che quindi consenta l’individuazione sul mercato dei prodotti cui è applicato.
In questa fattispecie rientrano anche lettere e numeri, come “YSL” segno distintivo dello stilista Yves Saint-Laurent o le 2 “G” opposte e capovolte di Gucci o le due “C” contrapposte ed intrecciate di Chanel. La registrazione delle lettere dell’alfabeto come valido marchio è prevista dall’art. 7, a condizione che sia evidente che essa/e riporti il consumatore ad uno specifico prodotto.
Se in passato i marchi alfabetici non venivano riconosciuti, come accaduto per esempio a Chanel, è perché le lettere di per sé venivano ritenute come un marchio debole. Si è assistito negli ultimi anni ad un aumento dei casi in cui è stata riconosciuta la validità di alcuni marchi consistenti in lettere a patto che venisse dimostrato che tali segni fossero dotati di capacità distintiva. Sono dunque state riconosciute le note “LV” di Louis Vuitton per le capacità individualizzanti delle stesse o le doppie “G” capovolte di Gucci.
La forma come marchio
Valida a costituire un marchio è anche la forma del prodotto. Per fare qualche esempio basti pensare alla chiusura nota come “Gancini” di Salvatore Ferragamo. Anche in questo caso criterio essenziale per stabilire se una forma sia registrabile o no è legata alla capacità di svolgere una funzione distintiva. A tal proposito si può citare la decisione del Tribunale di Milano che nel caso Gucci/Guess aveva affermato che una forma, sia essa bidimensionale o tridimensionale, può essere registrata come marchio solo se svolge prevalentemente la funzione tipica del marchio e quindi ”distintiva” piuttosto che ornamentale. Ecco che il predetto marchio della doppia “G” rovesciata costituisce un elemento rilevante nella scelta d’acquisto perché segno che richiama nella mente la produzione di un oggetto Gucci, affermando la prevalenza della funzione distintiva piuttosto che quella estetica.
In molti altri casi invece, sia in ambito nazionale che comunitario, sono state bocciate numerose richieste di registrazione dei marchi.
Per citare un caso tipo, con decisione 22 marzo 2013 il TUE ha confermato il rifiuto dell’EUIPO a registrare come marchi tridimensionali due diverse forme di borsetta di Bottega Veneta, una dalla particolare conformazione dei manici e l’altra caratterizzata dall’assenza dei dispositivi di chiusura. Queste caratteristiche sono state considerate infatti semplici varianti non in grado di dare una precisa indicazione commerciale.
Per essere tutelati al meglio risulta necessario rivolgersi ad un professionista in grado di seguire il cliente nell’iter completo, dallo studio di fattibilità alla vera e propria registrazione del marchio in questione. Lo Studio Legale Meplaw è attivo nel settore del Fashion Law e tramite i propri professionisti fornisce consulenza ed assistenza per qualsivoglia problematica.
Annalisa Crisci
- Posted by Annalisa Crisci
- On 27 Ottobre 2021