E-commerce: quando aprire una partita iva inglese
A seguito della Brexit, a partire dal 1° gennaio 2021, sono previste alcune rilevanti novità per aprire una partita iva inglese per chi si occupa di e-commerce.
Al giorno d’oggi attraverso l’e-commerce è possibile concludere contratti di compravendita con un semplice click. Tali transazioni sono assoggettate ad uno specifico regime fiscale e, a seconda del loro valore o della piattaforma su cui vengono concluse, il soggetto tenuto a dichiarare e versare l’imposta sul valore aggiunto è differente.
L’imposta sul valore aggiunto costituisce la principale fonte di entrate tributarie nella maggior parte degli ordinamenti europei in quanto prevista dalla Direttiva 2006/112/CE. Essa ha natura di imposta indiretta, in quanto si applica sul valore aggiunto realizzato in ogni fase della produzione o dello scambio di beni e servizi nell’esercizio di imprese, arti e professioni. Il sistema basato sull’obbligo di rivalsa e sulla detrazione consente alle imprese, agli artisti e ai liberi professionisti di versare l’imposta soltanto sulla differenza risultante tra le vendite e gli acquisti effettuati soggetti ad iva.
Vendite sul proprio sito
- da UE a UK di valore inferiore a £135 per transazione:
Prima di tutto, occorre specificare che per calcolare se una vendita rientri o meno nella soglia di £135 bisogna considerare esclusivamente il valore dei prodotti e non eventuali altri oneri, come le spese di spedizione o di assicurazione delle merci.
Gli operatori europei che vendono sul proprio sito prodotti di valore inferiore a £135 hanno l’obbligo di registrarsi presso l’HMRC (cioè l’Agenzia delle entrate e delle dogane inglese) per ottenere una propria partita iva inglese in quanto ogni trimestre, nel Regno Unito, è previsto l’obbligo di dichiarare e versare l’iva. Non sono dovuti dazi doganali in quanto si applica il c.d. “low value relief”, che è uno sgravio doganale per le transazioni di basso valore.
Non essendo previsto un volume d’affari minimo per applicare tale regola, chiunque concluda in un anno operazioni con valore inferiore ai £135 dovrà munirsi di partita iva inglese.
- da UE a UK di valore superiore a £135 per transazione:
Il venditore ha due opzioni a disposizione: includere nel prezzo finale i dazi doganali e l’iva ed incaricare il corriere di versare gli oneri d’importazione alla dogana oppure non includere i dazi e l’iva nel prezzo finale, imponendo al destinatario britannico il loro pagamento al corriere.
- da UK a UK di qualsiasi valore:
Se il venditore europeo ha uno stock in Regno Unito oppure compie triangolazioni con un fornitore inglese, è necessario che apra una partita iva inglese.
Vendite su OMP (Online Marketplace)
- da UE a UK di valore inferiore a £135 per transazione:
Dovendo essere dichiarata e versata ogni trimestre l’iva direttamente dall’OMP, il venditore non ha alcun obbligo di aprire partita iva inglese. Anche in tale caso non si applica alcun dazio doganale visto il basso valore della transazione.
- da UE a UK di valore superiore a £135 per transazione:
Si applica lo stesso regime previsto per le vendite sul proprio sito: il venditore può scegliere di includere nel prezzo finale di vendita i dazi doganali e l’iva ed incaricare il corriere di versare gli oneri d’importazione alla dogana oppure di non includerli e di imporre all’acquirente inglese il loro pagamento al corriere.
- da UK a UK di qualsiasi valore:
Indipendentemente dal valore dell’operazione, l’iva sulle vendite in territorio inglese va dichiarata e versata dall’OMP.
Il venditore deve dotarsi di partita iva inglese in alcuni specifici casi:
– per ottenere il rimborso dell’iva applicata alle importazioni di prodotti spediti verso i magazzini inglesi dell’OMP presso i quali il venditore ha i propri stock;
– per le vendite B2C, per inserire l’iva su tali vendite nella dichiarazione trimestrale, anche se poi provvederà l’OMP al versamento dell’imposta;
– per le vendite B2B, per dichiarare e versare l’iva ogni trimestre.
Il team UK dello Studio Legale Associato MepLaw, dalla propria sede di Londra, si occupa di fornire servizi di assistenza e consulenza legale e fiscale a clienti interessati a fare business nel Regno Unito.
- Posted by MepLaw
- On 2 Marzo 2021