I dati personali come “asset negoziale”
La Direttiva 770/2019 dell’Unione Europea qualifica per la prima volta i dati personali come “moneta di scambio” per servizi digitali.
Il 20 Maggio 2019 è entrata in vigore la Direttiva 2019/770/UE relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali.
Tra le novità più rilevanti spicca sicuramente l’espressa qualificazione del trasferimento di dati personali quale corrispettivo nei contratti di fornitura di contenuti o servizi digitali. La direttiva, dando ormai per assunta la natura di corrispettivo contrattuale dei dati personali, permette al consumatore di accedere ai rimedi previsti in caso di mancata fornitura ovvero di difetto di conformità del servizio anche lì dove questo abbia “pagato” attraverso la corresponsione dei propri dati personali.
Se da un lato la Direttiva qualifica i dati personali come un “corrispettivo”, dall’altro esclude “(…) che tali dati possano essere considerati una merce (…)”. Viene rimarcato così il principio secondo cui la protezione del dato sia un diritto fondamentale, suppur “sui generis”, in quanto relativo ad un asset negoziale. A tal proposito, nel regolare l’attività di coordinamento con le norme del GDPR, la direttiva non solo prevede che quest’ultimo vada applicato a qualsiasi dato personale trattato in relazione ai contratti (art. 3, par. 8) ma anche che “in caso di conflitto tra la presente direttiva e il diritto dell’Unione in materia di protezione dei dati personali, quest’ultimo dovrebbe prevalere” e che “la direttiva non incide sulle possibili basi giuridiche dei trattamenti” (Considerando 37 e 38).
La Direttiva, dunque, sembrerebbe proporre un’apertura ai modelli di business che prevedono lo scambio tra un servizio prestato e una controprestazione obbligazionaria di lasciar trattare i propri dati per qualche scopo (come avviene ad esempio con i principali social network), lasciando inalterati i diritti ex artt. 15-21 GDPR sempre esercitabili dall’interessato e indisponibili. Inoltre, grazie anche allo strumento giuridico utilizzato, i singoli Stati potranno sfruttare margini di manovra per dire la loro riguardo ai modelli di business “personal data-driven”.
- Posted by MepLaw
- On 16 Gennaio 2020