CITTADINANZA ITALIANA JURE SANGUINIS
I professionisti dello studio MEPLAW, si occupano tra le varie materie, anche del riconoscimento della cittadinanza italiana.
In questo breve scritto si approfondiranno le tematiche inerenti il riconoscimento della cittadinanza italiana “jure sanguinis” o per diritto di sangue, che può richiedere una persona straniera nata da almeno un genitore italiano.
La richiesta JURE SANGUINIS nasce dal desiderio di molti figli e nipoti di immigrati, in particolare latini, di proseguire la discendenza degli avi.
La pratica di richiesta di riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis è soggetta a ferree normative e controlli da parte dell’ amministrazione pubblica; il cittadino straniero figlio di immigrati italiani all’estero, per ottenere tale riconoscimento deve infatti dimostrare da un lato la discendenza dal soggetto originariamente investito dello status di cittadino (l’avo emigrato) e, dall’altro, la prova dell’assenza di interruzioni nella trasmissione della cittadinanza, mancata naturalizzazione straniera dell’avo avente causa prima della nascita del figlio e assenza di dichiarazioni di rinuncia alla cittadinanza italiana da parte degli ulteriori discendenti prima della nascita della successiva generazione, a dimostrazione che la catena di trasmissioni della cittadinanza non si sia mai interrotta.
L’autorità competente ad effettuare l’accertamento è determinata sulla base del luogo di residenza, per i residenti all’ estero invece la competenza è dell’ Ufficio Consolare.
Quindi il primo passo è accertare che l’avo cittadino italiano abbia mantenuto la cittadinanza sino alla nascita del discendente. La mancata naturalizzazione o la data di un’eventuale naturalizzazione dell’avo deve essere comprovata mediante attestazione rilasciata dall’Autorità straniera competente.
Comprovata la mancata naturalizzazione è necessario provare la discendenza dall’avo italiano mediante gli atti di stato civile di nascita e di matrimonio ad attestare che né l’istante né gli ascendenti abbiano mai rinunciato alla cittadinanza italiana, mediante appositi certificati rilasciati dalle competenti Autorità diplomatiche consolari italiane. Una volta pronta, tutta la documentazione dovrà essere legalizzata ed apostillata. L’istanza deve essere presentata all’Ufficio consolare nell’ambito della cui circoscrizione risiede lo straniero originario italiano o eventualmente direttamente al comune Italiano dove lo straniero deve richiedere la residenza.
Questa seconda opzione nonostante sia la via più complessa è la via prescelta da molti in particolare a causa della lungaggine burocratica incontrata presso le Ambasciate o gli uffici Consolari.
Infatti i figli /nipoti di avi italiani preferiscono venire in Italia e seguire la via della richiesta di residenza sul territorio per poi presentare domanda di cittadinanza.
Il nostro studio è a disposizione di tutti coloro che rientrando nella casistica sopra descritta abbiano intenzione di iniziare l’iter che porti al riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis. Affidarsi a professionisti del settore è molto importante, date le numerose richieste, infatti, in molti si sono improvvisati “esperti” e dietro ingenti esborsi di denaro hanno garantito l’ottenimento di una posizione mai raggiunta, moltissimi infatti, per problemi procedurali o per incompletezza dei documenti hanno constatato il diniego della propria domanda.
Annalisa Crisci
- Posted by Annalisa Crisci
- On 22 Ottobre 2019